Internet addiction disorder – risvolti in ambito di nullità matrimoniale

Internet addiction

L’evoluzione digitale avvenuta nell’ultimo secolo ha portato molti benefici alla società, tuttavia anche svariati difetti, tra i quali lo sviluppo di nuove forme di dipendenza internet correlate. Con il termine “internet addiction” o “internet dipendenza” si intende una dipendenza che influisce profondamente ed in modo incisivo sul modo di funzionare della persona, ovvero sulla sua psiche, sulle sue relazioni con se stessa e con gli altri, dato che la persona dipendente da internet esclude l’alterità in ogni sua forma, sia da un punto di vista amicale che matrimoniale, essendo proiettata unicamente nel mondo virtuale.

All’interno della definizione onnicomprensiva di internet addiction possiamo notare una suddivisione in specifiche categorie delle varie forme che questa dipendenza può assumere:

  • Dipendenza cyber-sessuale (sesso virtuale)
  • Dipendenza cyber-relazionale (relazioni virtuali)
  • Net Gaming (giochi in rete: gioco d’azzardo, videogames, shopping compulsivo)
  • Sovraccarico cognitivo (Information overload addiction: ricerche di informazioni)

I disturbi e il consenso matrimoniale

Questi disturbi sovra elencati possono incidere sulla validità del consenso matrimoniale in alcuni casi, tuttavia sempre in base alla loro entità e diagnosi di gravità che sarà da effettuare caso per caso. I primi casi in cui è stata diagnosticata una dipendenza da internet risalgono ai primi anni 90 nella letteratura medica, ciò non impedì in un periodo precedente di ricondurre alcune delle dipendenze racchiuse nel termine più ampio di “internet addiction” ad altre forme di dipendenza all’epoca note. La dottrina e la giurisprudenza canonistica hanno iniziato ad occuparsi di queste specifiche forme di dipendenza solamente in anni recenti con l’acuirsi del fenomeno. In tal senso si individuano tre macrocategorie nelle quali la dipendenza da internet può inficiare la validità del consenso matrimoniale:

  1. immaturità nella relazione con SE STESSO
  2. immaturità nelle relazioni con l’ ALTRO
  3. immaturità nelle relazioni con le COSE

Per quanto riguarda la prima e terza categoria bisogna sempre effettuare la distinzione tra vera e propria internet dipendenza e i casi in cui la dipendenza da internet non è l’unico fenomeno (dunque non è la causa scaturente, bensì concausa) a provocare la nullità del matrimonio.

Immaturità nelle relazioni con se stesso

Prima dell’era digitale l’immaturità nelle relazioni con se stesso si riferiva all’immaturità in re sexuali, che riguardava principalmente l’uso di materiale pornografico (non digitale). Successivamente, con il fenomeno digitale in ascesa, la facilità di reperire tale materiale aumenta, ma in quest’ambito di immaturità nelle relazioni con se stesso si aggiunge anche la categoria dei comportamenti parafiliaci ed altro genere di comportamenti sessuali-virtuali, es. tradimenti virtuali attraverso chat room.

Dipendenza dalla pornografia

A tal riguardo in una Coram Caberletti, sentenza del 9 luglio 2013, si fa espressamente riferimento alla dipendenza da pornografia in questi termini:

“L’asserita dipendenza dalla pornografia e il trascorrere molto tempo al computer, alla televisione e ai video giochi, questi comportamenti possono inficiare la validità del consenso matrimoniale se, per frutto di marcato egoismo e individualismo, trovano però la loro eziologia almeno in una grave anomali psichica.”

Nella sentenza la dipendenza da pornografia costituisce il focus centrale, in quanto segno di una relazione abnorme nella sfera sessuale, mentre gli altri elementi sono considerati come corollario del modo non maturo di relazionarsi dell’uomo con la comparte. Il principio che si può evincere da questa sentenza è che i fatti appena elencati possono avere rilevanza giuridica per provare il grave difetto di discrezione di giudizio unicamente quando vi è una malattia psichica, una seria forma di anomalia psichica, oppure una grave immaturità psico affettiva. La presenza di una di queste è fondamentale affinché vi sia una coazione della libertà del nubente e delle conseguenze sull’intelletto e la volontà che rendono impossibile la vita matrimoniale.

Immaturità nelle relazioni con l’altro

Nella giurisprudenza rotale non sono presenti sentenze che abbiano la dipendenza da internet come principale causa della nullità del matrimonio. Nella maggior parte dei casi internet ha un ruolo determinante, dato che viene visto come tentazione per non lottare contro le proprie pulsioni. Oltre a ciò internet ha anche un importante valore probatorio, dato che grazie ad esso si può reperire la prova documentale delle azioni commesse dal soggetto. A tal riguardo in una coram Todisco, sentenza del 13 maggio 2015, in una causa che tratta dell’utilizzo inadeguato di internet e degli allegati tradimenti virtuali, si ha l’acquisizione della prova delle infedeltà virtuali di un uomo attraverso la messa agli atti di novantotto pagine di chat.

Immaturità nella relazione con le cose

  • Dipendenza patologica dal gioco d’azzardo: l’entità della dipendenza dal gioco deve consistere in una qualità tale da perturbare gravemente la vita coniugale. Solitamente tale dipendenza trova un terreno fertile lì dove sia presente un disturbo di personalità riguardante il controllo degli impulsi.
  • Dipendenza dallo shopping: a meno che non sia presente una malattia psichica, una seria forma di anomalia psichica o una grave immaturità affettiva, la dipendenza dallo shopping sarà una semplice manifestazione di una situazione meramente viziosa. L’abuso nell’uso di denaro non è un fatto che costituisce di per sé il grave difetto di discrezione di giudizio, tuttavia esso diventa un indizio determinante per giudicare presente nel soggetto una personalità abnorme. La dipendenza dallo shopping deve dunque essere concausa della nullità del matrimonio, essendo un fenomeno che si innesta su una personalità già gravemente immatura.

In conclusione

Possiamo affermare con certezza che solo una dipendenza che sia effettivamente grave possa provocare la nullità del matrimonio in riferimento alle fattispecie riguardanti l’incapacità consensuale del can. 1095.  Nei restanti capi di nullità per vizi del consenso, ovvero error in qualitative personae, condicio e simulazione del consenso, anche una dipendenza non grave, non patologica, può cagionare la nullità.

Dunque la dipendenza dalla tecnologia non può essere in sé causa della nullità del matrimonio, ma può costituire prova dell’incapacità di un soggetto, essendo manifestazione esteriore di una malattia o anomalia psichica o una grave forma di immaturità affettiva.

Note

Cfr. D. SALVATORI, Forme di dipendenza internet-correlata: nuove tecnologie e nullità di matrimonio alla luce della recente giurisprudenza della Rota Romana (2003-2008), in, ARCISODALIZIO DELLA CURIA ROMAN (ED), L’incapacità consensuale tra innovazione normativa e progresso scientifico (Can. 1095, Mitis Iudex e DSM-5), (Annales Doctrinae et iurisprudentiae canonicae, VIII), LEV, Città del Vaticano 2019, pp. 283-320.

P. PIETRACATELLA, Internet Addiction Disorder e capacità al consenso coniugale. Profili clinici, canonisti e pastorali, Coll. Studi giuridici, vol. CXIV, Città del Vaticano, 2015.

 

“Cum caritate animato et iustitia ordinato, ius vivit!”

(S. Giovanni Paolo II)

 

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Chiara Gaspari

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