Novità editoriale: La magia e l’eresia nel Decretum di Graziano, un’analisi inedita

Un testo analizza la causa 26 del decretum Gratiani

Di recente pubblicazione per Tab Edizioni, “Sortilegio, divinazione ed eresia nel XII secolo, scritto da Maria Cives, rappresenta un contributo originale e innovativo agli studi sulla storia del diritto canonico medievale. Il volume si focalizza sulla Causa 26 del Decretum di Graziano, un’opera cardine per la comprensione dell’evoluzione del diritto canonico. Attraverso un’analisi accurata e dettagliata, l’autrice esplora il modo in cui la Chiesa affrontava e disciplinava pratiche come la magia, la divinazione e l’eresia, mettendo in luce il complesso intreccio tra giustizia ecclesiastica, normativa disciplinare e organizzazione gerarchica della Chiesa.

Il testo

Graziano dedicò alla divinazione e alla magia l’intera Causa 26, affrontando il caso di un sacerdote mago e indovino che veniva denunciato al vescovo. Ammonito e invitato a interrompere la sua attività, non obbediva e per questo veniva scomunicato. Il libro è strutturato in quattro sezioni principali. La prima analizza il contesto storico e giuridico del Decretum, approfondendo la formazione dell’opera, le sue edizioni e la sua datazione. La seconda parte esamina le fonti della Causa 26, con un’attenzione particolare al pensiero di Agostino, Isidoro di Siviglia e Rabano Mauro, oltre alle disposizioni conciliari sulla magia e alla tradizione delle collezioni canoniche. La terza e la quarta sezione si concentrano sulla struttura e i contenuti della Causa 26, evidenziando lo sviluppo dottrinale e l’impatto giuridico delle diverse questioni trattate.

L’analisi del contesto ecclesiastico di Graziano

Uno degli aspetti più interessanti del libro è l’analisi del contesto ecclesiastico in cui Graziano operò. Nel XII secolo, la presenza dei laici nella Chiesa era stata progressivamente ridotta, mentre si andava consolidando un modello istituzionale sempre più clericale. In questo scenario, le credenze magico-divinatorie non erano necessariamente combattute con violenza, ma venivano svalutate e ritenute irrilevanti per la dottrina. Per quale motivo troviamo questo tema inserito nel Decretum?

Maria Cives ha dimostrato che Graziano decise di includere la questione della magia e della divinazione nel suo Decretum, non solo per fini didattici e di armonizzazione delle fonti, ma anche perché essa costituiva un pretesto per affrontare un tema centrale nella Chiesa post-riforma gregoriana: la necessità di definire un modello di gerarchia ecclesiastica fondato sull’obbedienza all’autorità romana. La Causa 26, infatti, non è isolata, ma fa parte di un nucleo di casi giuridici (insieme alle Cause 23, 24 e 25) che trattano l’eresia, tutti riconducibili al tema più ampio della struttura gerarchica della Chiesa e della disciplina del clero.

In conclusione

Il libro di Maria Cives contribuisce a ridefinire la comprensione del diritto canonico medievale, evidenziando come la Chiesa del XII secolo non fosse impegnata in una caccia alle streghe, bensì in un processo di costruzione giuridica e dottrinale del post-riforma.

 

“Cum caritate animato et iustitia ordinato, ius vivit!”

(S. Giovanni Paolo II)

 

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