Messa pro Defunctis e Assemblea degli Avvocati Rotali: una significativa ricorrenza

messa
Sala dei Cento Giorni, Palazzo della Cancelleria, Roma, Giorgio Vasari 1547, durante l’assemblea degli avvocati

Messa pro Defunctis 

Il Tribunale Apostolico della Rota Romana, la cui competenza è, come noto, ben più estesa e non limitata alla sola trattazione dei processi di nullità matrimoniale, costituisce altresì luogo d’uniformazione della prassi e della giurisprudenza, cui i Tribunali di prima istanza auspicabilmente devono ispirarsi. L’opportunità di creare norme diverse, in ossequio alle mutate esigenze sociali derivanti anche dalla struttura del nuovo processo matrimoniale canonico, è resa possibile attraverso un’accurata opera di revisione, oltre che di confronto e di interscambio, in occasione di incontri finalizzati a rendere sempre più efficienti i procedimenti.

Già da qualche tempo, infatti, in occasione della messa pro Defunctis, celebrata in memoria di coloro i quali, per l’ufficio cui erano preposti, hanno prestato il proprio servizio presso il Tribunale della Rota, segue la riunione degli Avvocati e dei Procuratori. Nella sala Vasari del Palazzo della Cancelleria, presieduta da Sua Eccellenza, Mons. Alejandro Arellano Cedillo, Vescovo di Bisuldino e Decano dell’Apostolico Tribunale già dal marzo 2021, l’Assemblea permette di richiamare e rinnovare ai Patroni, ai Procuratori, ai Periti e agli Officiali tutti l’importanza e la delicatezza del munus ricoperto, il cui fine primario è il beneficio giuridico e spirituale di quanti si affidano alla Giustizia della Chiesa.

Un momento di confronto

Ancorché la struttura ontologica della Chiesa e, consequenzialmente, dei  Dicasteri che la compongono sia gerarchica, rendendo superflua la formazione di un organismo rappresentativo della classe dell’avvocatura rotale, essendo essa deontologicamente e operativamente connessa alla Suprema Autorità, che è tenuta degnamente a rappresentare, tuttavia, è proprio del principio di prossimità rendere diretta e immediata la comunicazione con i Patroni, nell’ottica di prospettare una risoluzione a fronte delle sempre imminenti questioni procedurali. Stante, infatti, la vasta competenza della Rota, che è chiamata a decidere cause provenienti dai tribunali di tutto il mondo, spesso, adottare degli schemi di prassi processuale uniforme risulta di enorme complessità, per cui ognuno è tenuto a rappresentare opinioni ed esperienze per favorire quest’opera di uniformazione.

Per benigna connessione, infatti, di Sua Eccellenza, è stata data la possibilità agli Avvocati di presentare proposte e porre quesiti, attinenti ai giudizi, direttamente al Decano, affinché si possano in modo concreto e celere integrare le disposizioni rotali con nuovi protocolli, necessari per i ben noti fini di efficienza ed efficacia giudiziaria. Ed è così che, in un clima di massima accoglienza e di vicinanza alla classe della Avvocatura, Sua Eccellenza ha ricordato il valore ed il prestigio della nostra Professione. Prestigio che, però, non corrisponde ad uno sterile dato formale, ma che si sostanzia in un’attività di servizio, attuabile attraverso la piena adesione umana alle esigenze delle persone.

Nel richiamo, inoltre, dei principi Deontologici, Sua Eccellenza ha ribadito l’importanza di trattare con egual cura e attenzione professionale ogni tipologia di causa, poiché tra i fascicoli non vi sono solo questioni giuridiche da risolvere, ma persone, che invocano la protezione necessaria.

In Memoria

Tornato alla casa del Padre, l’ 11 novembre ultimo scorso, si è rivolta una particolare preghiera in memoria di Monsignor Giordano Caberletti, Prelato uditore e Docente dello Studio Rotale, nonché della Pontificia Università Lateranense. Per tanti operatori, ma specialmente per noi studenti dello Studio Rotale egli è stato una guida umana e giuridica essenziale. Nella nostra attività professionale rimarranno sempre indelebili i suoi insegnamenti, che cercheremo di attuare con quella dedizione e con quell’impegno necessari per mantenere sempre alto il nome della nobile Professione rotale.

Un ricordo e una preghiera, inoltre, sono andati all’Avvocato Sergio D’Alfonso, recentemente deceduto e che ha svolto il munus di Avvocato Rotale per ben sessant’anni. Un esempio, sicuramente, per la giovane avvocatura, che possa sempre con entusiasmo, abnegazione e interesse continuare a svolgere questo delicato servizio per la Chiesa.

 

“Cum caritate animato et iustitia ordinato, ius vivit!”

(S. Giovanni Paolo II)

 

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Federica Marciano di Scala

Federica Marciano di Scala, avvocato della Rota Romana-avvocato civilista.

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