Arcisodalizio della Curia Romana, l’adulto vulnerabile

Arcisodalizio

Si è svolto giovedì 17 febbraio scorso il secondo appuntamento dell’Arcisodalizio della Curia Romana

 

Si è svolto il 17 febbraio scorso il secondo appuntamento dell’Arcisodalizio della Curia Romana dal titolo: L’adulto vulnerabile. Vox Canonica era presente e ha potuto seguire la conferenza svoltasi nel palazzo della Cancelleria a Roma.

Alla conferenza, moderata dal prof. Damiàn Guillermo Astigueta sj, sono intervenuti il prof. Cristiano Barbieri, docente di medicina legale nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Pavia e il prof. Davide Cito, docente di Diritto Penale Canonico presso la Pontificia Università della Santa Croce. 

L’intervento del prof. Barbieri ha evidenziato quali sono i criteri che determinano in ambito psichiatrico e medico – legale gli adulti vulnerabili. Ha proseguito dando una definizione scientifica di vittima, classificando queste ultime come attive o passive in base ai fattori di vulnerabilità e di resilienza.

Il prof. Cito, partendo dal can. 1398 § 1 e facendo un excursus storico dello stesso, ha spiegato la differenza tra minore e persona vulnerabile, e di come la legislazione abbia subito un cambiamento considerevole dopo gli scandali legati alla piaga della pedofilia nella Chiesa, soprattutto per quanto concerne la prescrizione dei reati (can. 1395). Il professore ha più volte citato la lettera del papa Benedetto XVI ai cattolici d’Irlanda, in cui il papa ha chiesto perdono per i tanti casi di pedofilia che hanno purtroppo interessato quella terra.

 

Cum caritate animato et iustitia ordinato, ius vivit

(San Giovanni Paolo II)

 

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Rosario Vitale

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